Ecco Nuova Alfa Romeo Milano

È stata svelata finalmente la tanto chiacchierataAlfa Romeo Milano, il primo crossover Alfa, disponibile in versione elettrica o ibrida e anche integrale.

Basata sulla stessa piattaforma di Fiat 600, Jeep Avenger e Lancia Ypsilon l’Alfa Romeo Milano ha uno stile tutto suo e promette un piacere di guida tipicamente Alfa, grazie anche a un DNA particolarmente nobile. Dietro il suo sviluppo infatti c’è la stessa squadra di ingegneri che ha dato vita alla Giulia GTA. Ordinabile da subito nella versione di lancio Speciale è disponibile sia in versione elettrica sia con powertrain ibrido.

Lunga 4,17 metri, larga 1,78 metri e alta 1,50 metri l’Alfa Romeo Milano rivisita alcuni elementi tipici del marchio, a partire dal frontale, al cui interno sono presenti – a seconda delle versioni – o il Biscione visconteo o la scritta Alfa Romeo. Il logo trasloca invece sul cofano, subito sopra la mascherina e non è a colori ma in grigio e nero.

Particolari anche i gruppi ottici a “C” che quasi abbracciano il frontale e hanno una firma luminosa segmentata, ben differente rispetto a quella di Giulia, Stelvio e Tonale. Dalle sorelle maggiori riprende invece i proiettori a matrice di LED, non così comuni nel segmento.

Il frontale quasi si contrappongono fiancate pulite e sinuose, con la linea dei vetri che sale a partire da metà della portiera posteriore, a dare dinamicità. Il posteriore invece è raccolto, con l’ormai immancabile striscia luminosa che attraversa tutto il portellone e richiama il concetto di coda tronca tanto caro alle Alfa del passato firmate Zagato, anche se per certi versi sembra rifarsi anche ad alcuni recenti modelli Kia, con un accenno di spoiler, a richiamare quello vero e proprio sistemato sopra il lunotto. Un vetro particolarmente inclinato, che rende filanti le linee della Milano senza per questo sacrificare la capacità di carico.

Negli interni l’Alfa Romeo Milano guarda invece al resto della gamma del Biscione, prendendo però direzioni differenti in alcuni punti.

Il software è nuovo e ha un’interfaccia basata sui widget, icone da spostare a piacimento per creare schermate facili da leggere. Integra l’assistente vocale, attivabile con il comando “Hey Alfa” e ChatGPT, intelligenza artificiale per gestire alcuni comandi e avere una sorta di “copilota” con il quale conversare, chiedendo per esempio informazioni sul luogo che si sta per raggiungere. I sedili sportivi firmati Sabelt con generosi fianchetti appartengono alla versione più potente dell’Alfa Romeo Milano, caratterizzata dalla presenza di Alcantara a profusione e altri elementi che ne sottolineano la natura sportiva.

Il tunnel centrale non è su due livelli e ospita pochi pulsanti, tutti fisici, tra i quali quello per accensione e spegnimento, selettore della trasmissione e per le modalità di guida. Sotto i comandi del clima è presente la piastra a induzione per la ricarica degli smartphone, collegabili anche wireless all’infotainment per sfruttare Android Auto e Apple CarPlay.

Motorizzazioni

Per quanto riguarda le motorizzazioni, come ci si aspettava, la Milano sarà elettrica o ibrida.

Alimentato da un pacco batterie da 54 kWh il motore elettrico sincrono è dedicato all’Alfa Romeo Milano Veloce, la più potente della gamma che arriva fino a 240cv, e si accompagna con varie modifiche come differenziale meccanico autobloccante, rapporto sterzo più diretto, carreggiata allargata con barre antirollio anteriore e posteriore specifiche, sospensioni sportive, impianto frenante potenziato e cerchi in lega da 20″.
Più tranquilla invece la Milano elettrica da 156 CV, stessa potenza di Avenger, 600 e Ypsilon, con lo stesso pacco batteria della Veloce e 410 km di autonomia dichiarati, calcolati naturalmente secondo il ciclo WLTP e ai quali, per ottenere un dato più vicino alla realtà, va tolto il 20% circa.

Passando al powertrain ibrido l’Alfa Romeo Milano monta il 1.2 mild hybrid da 136 CV con batteria da 900 Wh lordi, abbinato alla trazione anteriore o integrale, in grado di muovere il SUV del Biscione anche in modalità 100% elettrica per una manciata di chilometri. La AWD prevede un secondo motore elettrico da 21 kW sull’asse posteriore. Ci sono differenti modalità di funzionamento: Q4, con trazione integrale sempre inserita, fino a un massimo di 30 km/h mentre fino ai 90 km/h il sistema decide se e quando azionare l’asse posteriore. Oltre la Milano avanza unicamente a trazione anteriore.

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